AZIENDA AGRICOLA PITARS SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO

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Nei giorni scorsi abbiamo fatto un salto in Friuli. Solo ogni tanto, per motivi di lavoro, ci possiamo permettere una toccata e fuga, per rivedere parenti e amici e risentire profumi e sapori della terra di mio marito. Nonostante il poco tempo a disposizione, ogni volta che torniamo a San Martino al Tagliamento non possiamo non andare a trovare il nostro amico Mauro Pittaro, che assieme a Loris, Bruno e Paolo, gestisce l’azienda vinicola Pitars, rappresentante l’eccellenza vitivinicola delle Grave del Friuli Venezia Giulia.

L’azienda agricola Pitars è situata a San Martino al Tagliamento in provincia di Pordenone, nella zona DOC Friuli Grave.  

Fondata nel 1968 da Angelo Pittaro, che aveva ereditato dal padre Romano quella speciale passione di produrre buon vino, la Cantina è ora gestita dalla terza generazione dei “Pitars” che mantiene viva con professionalità e dedizione la tradizione familiare.

La struttura, chiamata “il Castello” è magnifica, costruita in bioedilizia nel 2006, con un progetto di eco sostenibilità, senza cemento, solo legno naturale, travi lamellari, ferro, pietra e materiale isolante; serve pochissimo riscaldamento in inverno ed è fresca in estate, ma è soprattutto bella, bella davvero, con un arredo interno di classe e di gusto, ricco e sobrio allo stesso tempo, con ampie visioni finestrate sul vigneto,

 

 

 

  

 

 

 

con un intreccio di scale e soppalchi e col calore del legno che ti affascina e ti conquista

L’Azienda conta circa 140 ettari di vigneto, situati nella zona delle Grave del Friuli tra la provincia di Udine e Pordenone, in terre aride e sassose da cui nascono uve di qualità che la cura amorevole e l’esperienza tramandata da generazioni trasformano in vini di grandissimo pregio che ogni anno vincono importanti riconoscimenti nei più importanti concorsi enologici mondiali. Ultimo dei quali la Medaglia d’Oro che il Concorso Mondiale del Sauvignon ha attribuito al Sauvignon ‘Braida Santa Cecilia’ 2016.

Oggi l’azienda produce circa 500.000 bottiglie e il resto del vino viene venduto sfuso e ci sono collaborazioni con altri imbottigliatori.

Pitars è un’azienda storica, radicata nel territorio e con mano giovane, che punta alla qualità, e che gode delle vaste esperienze internazionali dell’enologo Stefano.

Molti i vini prodotti; tra i bianchi  il Friulano, La Malvasia, Ribolla Gialla, Traminer, Sauvignon e Chardonnay e poco Picolit e Verduzzo Friulano.

Tra i rossi il Refosco dal Peduncolo Rosso, Merlot, Cabernet Franc e Sauvignon. Non possono mancare le bollicine, tra le quali spiccano il Prosecco e la Ribolla Gialla. 

Poi ci sono gli uvaggi; il Brumal, (parola friulana che significa clima autunnale) con Merlot e Refosco, breve passaggio in legno e nel bicchiere dopo più di due anni; e il Seris (sere) fatto di Friulano, Chardonnay e Sauvignon, solo acciaio e pronto dopo un anno. Ultime in lista, ma prime per il nostro piacere e anche per i premi e le menzioni avute, le Riserve, che sono i tre vini Top di Pitars:

Naos 70% di Refosco con Merlot e Cabernet Franc; vini passiti in cassetta, vinificati separatamente e poi assemblati per un vinaggio da un anno e mezzo di legno e un anno in bottiglia; esce sul mercato dopo 3 anni. Il vino più premiato di Pitars.

Tureis, un bianco Riserva a base Friulano, con Chardonnay e Sauvignon; tre basi diverse vinificate singolarmente e poi assemblate;

Last but not least il grande Angelo, vino passito a base Verduzzo Friulano con Picolit e Malvasia; 16 mesi di barrique,

    

poi altri sei mesi assieme e due anni in bottiglia: un grande vino da formaggi, da foie gras e anche da meditazione, anima vera del Friuli che non teme nessun paragone.

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