Selezione di Barolo di Zeno22

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Selezione di Barolo di Zeno22.

Il Barolo “Sottocastello di Novello” Ca’ Viola è un Barolo classico e austero, dotato di tutte quelle grandi caratteristiche che hanno fatto la fortuna del Barolo nel mondo. È l’ultima creazione di Beppe Caviola, celebre enologo e fondatore della cantina Ca’ Viola, che, dopo essersi fatto conoscere con grandi interpretazioni di Dolcetto e Barbera, ha coronato il sogno di una vita producendo un grande Barolo.

Il Barolo “Sottocastello di Novello” Ca’ Viola nasce da uve di Nebbiolo provenienti da 2,3 ettari situati a Novello, nel cru di Sottocastello. Qui le viti crescono a 470 m di altitudine su un terreno calcareo e argilloso di matrice sabbiosa e vengono alimentate con letame e sovesci naturali, senza prodotti chimici di sintesi. In cantina si svolge la fermentazione spontanea per 35 giorni e l’affinamento in botte grande per 36 mesi.

Il Barolo “Sottocastello di Novello” è un vino importante, elegante e severo, dal colore granato luminoso e dai profumi profondi di sottobosco e spezie. Al palato si rivela energico e slanciato, strutturato e deciso, tramato di tannini fitti e persistenti, con suggestioni aromatiche finali di tabacco e cioccolato. Un Barolo di grande personalità, in grado di riposare in bottiglia per molti anni e di regalare ineguagliabili piaceri.

Da sempre Prunotto propone, a fianco di un’importante linea dedicata ai grandi classici delle Langhe e del Monferrato, una rilevantissima selezione prodotta a partire da alcuni dei più rappresentativi cru della zona.

Il Barolo Bussia nasce dalle uve dell’omonimo e rinomato vigneto del comune di Monforte, a circa 350 metri sul livello del mare, con esposizione a sud. Vinificato in acciaio, è rosso la cui maturazione prosegue in botti di rovere di diverse grandezze per 24 mesi, periodo seguito da un ulteriore affinamento in bottiglia di un anno. Un grandissimo Barolo, simbolo non solo di una cantina e di uno dei più importanti vigneti della zona, ma anche di tutta la denominazione. Elegante, deciso, lunghissimo, saprà stupire con il passare degli anni. Un rosso di statura mondiale.

Rosso granato intenso con riflessi rubini. Al naso esprime un profumo ampio, caratterizzato da note di viola matura, di ciliegia e di spezie orientali. Al palato è fine, intenso, dai tannini dolci e avvolgenti. Di grande persistenza.

Per le sue caratteristiche di struttura e corposità si abbina a piatti di carne, in particolare selvaggina, e a formaggi stagionati.

Il Barolo “Ciabot Mentin”, di Domenico Clerico è un Barolo di classe, che riposa dai 24 ai 30 mesi in barrique di rovere francese, per poi completarsi con un periodo di affinamento in bottiglia. Ha ricevuto importanti riconoscimenti da tutta la critica enologica, nazionale e internazionale.

Dimostra di essere caratterizzato da un’eccellente raffinatezza, ma soprattutto comunica, sin d’ora, di essere in grado di offrire meravigliose evoluzioni negli anni a venire. Sarebbe doveroso dimenticarselo in cantina almeno fino al prossimo decennio.

Rosso granato alla vista, luminoso e nobile. Profondi sentori di frutta scura, come amarena e prugna, si fondono con ricercati toni terziari, tra i quali si riconoscono ricordi di rovere, eucalipto, anice, liquirizia, caffè e pepe nero. Strutturato il palato, con la trama tannica che risulta fine e potente nel contempo. Ottima la lunghezza.

Da abbinare a preparazioni ricercate e strutturate, è ottimo con il capriolo in salmì.

Il Barolo “Pajana” nasce in un suolo argilloso, con viti piantate nel ‘71 e ‘91, i vitigni hanno un’esposizione ideale e la produzione di questo vino arriva a 5000 bottiglie mal contate. Questi sono solo i primi indicatori di un lavoro che mira alla qualità. Sono solo i primi perché il Barolo “Pajana” riposa per 16 mesi in barriques francesi per poi continuare la sua evoluzione per altri 16 mesi in botti da 50 hl sotto la rigida sorveglianza di Domenico Clerico. Un percorso che vedrà il suo termine solo dopo una “veglia” in bottiglia lunga due anni.

Color rosso granato ancora piuttosto carico, il naso è intenso e ricco di frutti di bosco, si distinguono lampone e mora, poi si aprono gli aromi secondari di liquirizia e tabacco ed infine note terziarie di cuoio, rosmarino ed eucalipto. La complessità di questo vino è intrigante anche al palato, dove acidità e struttura accolgono una beva corposa, è morbido e bilanciato da tannini che risultano già vellutati. Il finale è proprio dei vini di qualità, lungo, pulito, secco e con ricordi floreali.

Si trova a suo agio con carni rosse e selvaggina ma può essere felicemente abbinato con formaggi a pasta dura e a lunga stagionatura.

Il Barolo di Domenico Clerico proviene da un assemblaggio dei Cru situati nei dintorni di Monforte d’Alba.

In media, le viti di Nebbiolo impiegate presentano un’età di 45 – 50 anni. A seguito della vendemmia e della fermentazione, le varie parcelle affinano per 16 mesi in barrique e vengono assemblate. Il vino ottenuto prosegue il suo percorso di affinamento all’interno di botti grandi di legno, nelle quali rimane per 16 mesi. Un ultimo anno di maturazione in bottiglia rende il Barolo pronto per la commercializzazione.

Alla vista si presenta rosso rubino, che vira verso la tonalità granato. Il profumo ricorda il lampone e la marasca, la viola appassita e i petali di rosa. In bocca avvolge in palato con la finezza del tannino e la consistenza della sua struttura. Persiste in un ricordo di frutti di bosco.

Da abbinare con un piatto di pappardelle al ragù di selvaggina.

Barolo “Tortoniano” di Michele Chiarlo: basta il nome a lasciare intendere la provenienza e la storia che lo determinano. Le uve di Nebbiolo che lo compongono nascono e crescono nell’emisfero del Barolo che risale, appunto, all’era Tortoniana. Si tratta di un rosso complesso ed elegante, capace di esercitare una magnetica attrazione sul naso e sul palato. Accudito nelle profondità della cantina di Michele Chiarlo, questo vino narra di uno stile di finezza che scandisce le fattezze di ogni sorso.

“Tortoniano” è un Barolo proveniente da terreni composti da marne tufacee grigie risalenti a 9 milioni di anni fa. Hanno un’origine sedimentaria marina, dotati di calcare attivo e Ph basico. Si rileva, al loro interno, una grande abbondanza di magnesio e di manganese. Sul finire dell’estate i grappoli vengono diradati e questo costituisce una prima attività di selezione delle uve. Il momento della raccolta si svolge invece in ottobre, a mezzo manuale. Seguono una macerazione a contatto con le bucce di circa 17/18 giorni, la fermentazione alcolica e quella malolattica, entrambe all’interno di contenitori di acciaio. La fase di affinamento ha un tempo minimo di 3 anni, di cui 24 mesi trascorsi all’interno di botti della dimensione sia grande che media. Prima della commercializzazione matura ancora per qualche tempo in bottiglia.

Michele Chiarlo Barolo “Tortoniano” presenta alla vista un colore rosso granato dotato di bella luminosità. Il suo profumo è articolato in note di frutta rossa, petali di rosa ed uno sfondo composto da terra e spezie, tra le quali si riconosce la bacca di ginepro. In bocca è bilanciato nella struttura e nella freschezza, così come nella trama tannica setosa. La vita di questo Barolo sa rivelare grandi sorprese, tutte da rivelare nel tempo.

Il Barolo Francia di Giacomo Conterno prende vita dall’omonimo vigneto Francia, il cru più meridionale di Serralunga d’Alba, assieme ad Arione. Il vigneto si estende per 14 ettari: la caratteristica unica e inconfondibile di questo cru è la matrice calcarea, che dona ai vini un alto grado di salinitià.

Per il nebbiolo, vengono utilizzati 10 diversi cloni, tra cui il più diffuso è la varietà “lampia”. Su ogni tralcio viene poi lasciato un unico grappolo d’uva.

In cantina, ciascuna parcella viene vinificata separatamente, con una lunga macerazione di ben 3-4 settimane per il Barolo Francia. La fermentazione viene svolta in tini troncoconici di legno austriaco, prodotti dalla Stockinger: un legno di altissima qualità, senza alcuna tostatura, al fine di lasciare intatte le qualità del mosto. Il vino inizia poi il periodo di affinamento, effettuato sempre in botti di legno di varia dimensione ed età.
Un Barolo immenso da uno dei numeri uno tra i Barolisti.

Il Barolo Francia di Conterno si presenta alla vista di un bel colore rosso rubino con riflessi granati. Al naso i primi sentori sono di frutti maturi, ciliegia sotto spirito, prugna, mora per poi chiudere con note di liquirizia dolce, cuoio e terra. In bocca leggeri tannini ottimamente supportati da una preziosa mineralità.

Meraviglioso con formaggi stagionati, il Barolo Francia di Giacomo Conterno regala la serata perfetta con piatti strutturati a base di carne rossa.

Il Barolo Riserva “Monfortino” prende vita dal mitico vigneto Francia. Roberto Conterno, attuale enologo e proprietario, individua durante la vendemmia le migliori parcelle di quell’annata, e da esse prenderà forma – se ci saranno le giuste condizioni – il Monfortino.

E’ qui, in cantina, che Roberto Conterno valuta se le botti possono essere idonee a diventare Monfortino: viceversa, concorreranno a produrre Barolo Francia.
Il vino inizia poi il lungo periodo di affinamento, effettuato sempre in botti di legno di varia dimensione ed età, di regola per 7 anni, con alcune eccezioni a seconda dell’annata.

Il vino più buono al mondo, il numero 1, per molti appassionati e conoscitori. Indiscutibilmente il capolavoro dei Conterno.

Eleganza, classicità e perfezione. Barolo Riserva Monfortino regala un calice rosso granato, di luminosità eccezionale. Naso espressivo, cesellato da un importante bouquet floreale, petali di rosa secchi e incenso, liquirizia e tabacco, cedro e menta, con soavi e dolci rimandi di ciliegia. Sorso di eleganza infinita: nulla è lasciato alla potenza. Agile, flessuoso e delicato, rivela una profondità straordinaria. Immenso. Inarrivabile.

Superbo con formaggi importanti e di particolare stagionatura, il Monfortino di Giacomo Conterno regala grandi emozioni su piatti raffinati di selvaggina.

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